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Airbnb co-host: come delegare i tuoi compiti e diventare un host felice
Airbnb, il celebre portale dedicato all’affitto di camere e appartamenti per brevi periodi, continua a migliorare la qualità del servizio offrendo strumenti mirati alla corretta gestione delle attività, dal miglioramento dell’interfaccia grafica alla comunicazione con gli ospiti…
E proprio in tale ottica è stata recentemente introdotta la figura del co-host, persona che aiuta i proprietari degli annunci a gestire la casa e gli ospiti in cambio di un compenso in denaro.
La gestione di camere e appartamenti garantisce spesso ottimi introiti, soprattutto per i contratti a breve termine. D’altro canto, quest’attività porta anche numerose responsabilità, doveri e impegni che gravano quotidianamente sull’host. Non tutti i proprietari di immobili sono infatti in grado di gestire nel migliore dei modi i loro annunci, creando non pochi problemi e disguidi con gli ospiti. Airbnb ha dunque posto rimedio a tale problematica introducendo un pratico sistema di ripartizione delle entrate.
Questo programma, come accennato in apertura, offre all’host la possibilità di delegare gran parte delle sue mansioni ad una persona di fiducia, scelta tra amici e familiari o, in alternativa, nel marketplace dei co-host.
Nel secondo caso, è importante valutare con attenzione la figura che si ha intenzione di assumere, prendendone in esame le recensioni, la percentuale di risposta, il numero di prenotazioni confermate e lo stile delle case che gestisce. Da non sottovalutare inoltre la descrizione presente sul profilo di ciascun candidato, poiché in grado di fornire una prima visione d’insieme, evidenziandone attitudini e caratteristiche.
È altresì essenziale stabilire un primo contatto con il potenziale co-host, in modo da conoscerlo meglio e valutare il suo approccio con gli ospiti, definendo gli obiettivi sul medio e lungo termine.
Dopo aver selezionato il co-host che si occuperà della gestione dei propri annunci, sarà possibile concordare la divisione dei ricavi. In genere, al co-host spetta un compenso che varia dal 10% al 35% dei guadagni sulle prenotazioni, da valutare in base alla tipologia di alloggio e alla quantità di aiuto offerto al proprietario.
Ad ogni check-in, Airbnb gestirà la ripartizione dei pagamenti in maniera del tutto automatica.
Quale attività può fare un co-host?
Il programma co-host permette di affidare la gestione degli annunci a persone fidate, in modo da migliorare la qualità e la visibilità di ogni inserzione, ma non è tutto: il co-host può essere incaricato anche dell’amministrazione dell’appartamento, della comunicazione con gli ospiti e delle pulizie.
I co-host possono inoltre gestire il check-in e il check-out degli ospiti, acquistare nuovi prodotti d’uso quotidiano per gli inquilini, come asciugamani, carta igienica e sapone, aiutare gli ospiti durante il loro soggiorno e aggiornare i prezzi dell’inserzione. Il proprietario dell’annuncio può aggiungere fino a tre co-host per ciascun annuncio di sua proprietà.
I co-host non possono invece consultare i dettagli relativi alle entrate o ai contributi fiscali del proprietario dell’annuncio e recensire l’attività dell’host quando viaggiano con Airbnb in qualità di ospiti. I co-host non possono infine accedere alla cronologia dei messaggi che l’host ha scambiato personalmente con gli ospiti.
Risoluzione delle controversie e Garanzia Host
Non è tutto!
Il co-host ha la possibilità di contattare l’assistenza di Airbnb per risolvere eventuali disguidi e problemi con gli ospiti. Per ogni annuncio è inoltre attiva la Garanzia Host fino a 800.000 €, che protegge la casa e gli oggetti in essa contenuti da danni accidentali.
Ogni host con un annuncio su Airbnb riceve questa protezione senza costi aggiuntivi e può beneficiarne in caso di imprevisti.
L’adesione al servizio è automatica, per cui non vi è bisogno di registrarsi ad alcun programma. La suddetta garanzia è estesa anche ai danni provocati dai co-host, fornendo in tal modo una tutela completa al proprietario dell’immobile.
Recensioni e stato di Superhost
Quando gli ospiti recensiscono il proprio soggiorno per un annuncio Airbnb dotato di un co-host, la loro recensione verrà mostrata sulla pagina dell’annuncio e su quella del profilo di chi lo ha creato.
La valutazione influisce solo sulla persona che ha realizzato l’annuncio perciò, nella maggior parte dei casi, la recensione apparirà sul profilo del proprietario dell’immobile. Tuttavia, se l’annuncio è stato creato dal co-host, la recensione apparirà sul profilo di quest’ultimo. In aggiunta, le recensioni degli ospiti influiranno sullo stato di Superhost di chi ha realizzato l’annuncio.
Airbnb co-host: una rivoluzione nel settore immobiliare?
L’introduzione del programma Airbnb co-host rappresenta di fatto una vera e propria rivoluzione nel settore del turismo immobiliare, in grado di aumentare ulteriormente i profitti della start-up californiana.
Il progressivo sviluppo della piattaforma e la possibilità di affidare i propri annunci a una persona altamente qualificata, potrebbero infatti mettere in seria difficoltà i gestori di hotel e villaggi turistici, costretti ad abbassare ulteriormente i prezzi per poter competere con Airbnb. Allo stesso modo, anche le agenzie dedite alla gestione delle proprietà immobiliari potrebbero presto trovarsi in seria difficoltà, tanto da vedersi costrette a reinventare la loro formula o stringere accordi con Airbnb.
L’ex startup californiana sembra dunque intenzionata a imporsi come nuovo standard del turismo online, prendendo il posto di servizi ben conosciuti come Expedia e Trivago.